LA DISFUNZIONE ERETTILE NEI PAZIENTI CON EMOFILIA

I pazienti con emofilia vivono ormai una vita quasi normale grazie alla terapia sostitutiva. Di conseguenza, stanno emergendo molti problemi di salute legati all’invecchiamento nella popolazione emofilica. Uno di questi problemi, raramente discusso, è la disfunzione erettile.

Il sanguinamento correlato all’attività sessuale è comune tra gli uomini con emofilia  (si presenta nel 45% dei casi) e il 40% di essi ritiene che il proprio disturbo emorragico abbia un’influenza negativa sulla propria vita sessuale.

I sintomi della disfunzione erettile appaiono prevalenti nelle persone con emofilia, in particolare tra i soggetti più anziani. Nella popolazione emofilica sono presenti diversi fattori di rischio per la disfunzione sessuale, inclusa una storia di sanguinamento del muscolo ileopsoas (situato nella regione iliaca del corpo) durante il rapporto sessuale, l’impatto del dolore cronico e dell’artropatia sul desiderio e sulle posizioni sessuali, che segnano emotivamente l’intimità emotiva dei pazienti affetti da questa malattia cronica.

Sfortunatamente, la funzione sessuale non è stata ben studiata nelle persone con emofilia, nonostante le indagini sui pazienti affetti mostrino un chiaro bisogno di informazione sui problemi di salute sessuale.

È, quindi, ancora difficile distinguere l’impatto relativo del dolore articolare, della ridotta mobilità, della paura del sanguinamento e dell’effetto di alcuni farmaci sulla funzione sessuale nei pazienti con emofilia grave e artropatia emofilica.

 

Fonte:

  • Yang M, Sun H(, Jackson SC. Erectile dysfunction in patients with haemophilia. Haemophilia. 2019;00:1–6. https://doi.org/10.1111/hae.13707
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Prodotto contenente un’elevata concentrazione di fattore VIII in forma liofilizzata, e che viene impiegato per la terapia sostitutiva adibita al trattamento dell’emofilia A.

Quantità di minerali presenti in un centimetro quadrato di osso.

Condizione che si verifica quando l’attività del fattore VIII è compresa tra il 5% ed il 40%.

Condizione che si verifica quando l’attività del fattore VIII è compresa fra 1% e 5%.

Malattia ereditaria di origine genetica caratterizzata da una carenza del fattore VIII della coagulazione, che espone chi ne è affetto ad un elevato rischio di emorragie, sia interne che esterne. L’emofilia di tipo A si manifesta principalmente nei maschi, mentre le femmine possono sono perlopiù portatrici sane.

Alcune delle manifestazioni tipiche della malattia sono emartri (emorragie articolari) ed ematomi (emorragie muscolari).

Fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni che si verifica in seguito al danneggiamento delle loro pareti.

L’emorragia si definisce interna nei casi in cui il sangue defluisce in una cavità naturale del corpo, o esterna quando il sangue si riversa all’esterno o in una cavità comunicante con l’esterno.

Proteina appartenente alla categoria dei fattori della coagulazione, un gruppo di enzimi che prendono parte al processo di coagulazione del sangue.

È codificato da un gene localizzato sul braccio lungo del cromosoma X.

Il fattore VIII è noto anche come fattore antiemofilico (AMF).