CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO PER RIPRISTINARE L’IMMUNOTOLLERANZA: NUOVE PROSPETTIVE NELLA LOTTA AGLI INIBITORI

Un recente studio ha dimostrato l’efficacia di alcune cellule del sistema immunitario nel ripristinare l’immunotolleranza in topi emofilici con inibitori contro il fattore VIII. Si tratta dei FVIII Tregs (T regulatory cells), ossia linfociti T regolatori in grado di regolare o sopprimere in modo specifico le reazioni immunitarie contro il fattore VIII. Queste cellule vengono normalmente prodotte in piccole quantità dall’organismo, ma gli Autori dello studio hanno ideato una tecnica che ne consente la coltura in vitro e l’impiego a scopo terapeutico. I FVIII Tregs ottenuti in laboratorio, e successivamente infusi per via endovenosa in topi emofilici con inibitori, sono stati in grado di sopprimere la reazione immunitaria contro il fattore VIII e di eradicare gli inibitori in tutti i casi tranne uno, nel quale è stata comunque osservata una significativa diminuzione della quantità di inibitori prodotti. Altri tipi di Tregs vengono già attualmente impiegati con successo nel trattamento di diverse patologie, tra cui il diabete, e se i risultati di questa ricerca venissero confermati anche sull’uomo, l’impiego dei FVIII Tregs potrebbe rappresentare una valida strategia terapeutica per il trattamento dei pazienti che non rispondono positivamente all’ITI (Immune Tolerance Induction), e che rappresentano all’incirca il 30% dei soggetti con inibitori.

 

Fonte:

  • Smith B. M. et al, Antigen-specific in vitro expansion of factor VIII-specific regulatory T cells induces tolerance in hemophilia A mice. J Thromb Haemost. 2019; 14
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Assenza di reazione immunitaria nei confronti di uno specifico elemento. Nel caso dell’emofilia, si parla di immunotolleranza quando l’organismo tollera la presenza del fattore VIII infuso durante la terapia, non lo percepisce come un elemento estraneo da neutralizzare, e quindi non produce anticorpi contro di esso (inibitori).

Anticorpi prodotti dal sistema immunitario del paziente affetto da emofilia, in seguito all’infusione del fattore VIII sostitutivo.

Gli inibitori riconoscono il fattore VIII infuso e vi si legano in maniera specifica, neutralizzandone l’effetto.